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Nadine una ragazza Newyorkese, da grande vuole fare la spia, anche a costo di rompere con Steve, suo padre. La voce narrante è quella della protagonista, scritto dunque in prima persona, il lettore assiste alla vita della ragazza in diretta e instaura da subito un rapporto confidenziale. Non mancano i colpi di scena, soprattutto nel momento in cui Nadine farà la conoscenza di Miki, un uomo che porta con sé il suo terribile passato di bambino delle fogne di Bucarest. Insieme a lui nella Parigi dell'est sua sorella condivide lo stesso atroce destino. Lo scenario vede due bambini che fuggono da un paese in piena rivoluzione. Siamo a fine anni ottanta, il Dittatore ha i giorni contati ma questo non riporterà in vita le sue vittime innocenti. "Nome in codice Jessica" è un romanzo spy che si ispira alla rivoluzione rumena e ai suoi figli, i bambini delle fogne. A loro ho dedicato questa storia.